In barba ai consigli di Pullo, Voreno riporta la sua famiglia al collegio, dove tutti vengono purificati dell'incubo appena vissuto. Il trionfo pubblico viene negato a Ottaviano, che chiede a Cicerone di dare prova della sua lealtà e a permettere che diventi console. Il futuro Augusto ritrova anche Atia e Ottavia, ma quest'ultima non è contenta di ciò che il fratello è diventato.